Se la parola ha un potere che va oltre il suono, se l'immagine ha un impatto nel nostro inconscio più rapido della parola e se la musica arriva direttamente alla nostra parte più intima, pensate all'arte che le fonde insieme: il cinema.
Un film ha un potere straordinario su di noi. Riesce a farci provare emozioni e a trasmettere messaggi che possono arrivare al nostro inconscio.
A metà degli anni 90 ad opera dello psicoterapeuta statunitense Gary Solomon nasce la cineterapia ossia una terapia psicologica che si basa sulla visione dei film. La persona può trarre beneficio, in maniera più o meno evidente a seconda della situazione, dalla visione di un film.
Per quanto riguarda la libroterapia, fu W.C. Menninger ad introdurre per la prima volta l'argomento nel 1937 all’interno della clinica psichiatrica in cui operava: al tempo egli aveva inserito la lettura di vari romanzi nell’ambito del trattamento di alcuni pazienti affetti da disturbi psichici, per poi riscontrane i benefici e confermare la sua tesi nel trattato di psichiatria da lui successivamente redatto.
Quanto alla musicoterapia, contrariamente a quello che si crede, ovvero che sia una scienza relativamente nuova, è una terapia antica e il cui uso risale a tempi molto remoti.
L'Associazione Life in Progress nell'ambito del concorso Giovani Talentosi 4.0 ha incontrato Sabrina Dalla
Stella, futura operatrice sociosanitaria con il talento del canto che ha raccontato la strada intrapresa per
realizzare il proprio sogno con la musica e il canto come terapia di
aiuto e sollievo in ambito ospedaliero. In questa serata è intervenuta Stefania Rigotto, musicoterapista,
educatrice e operatrice olistica, con una testimonianza
sull’applicazione della musicoterapia, argomento che è stato poi ripreso ed approfondito nella rassegna Ben-Essere 2019 con una serata dedicata.
E tu che terapia usi per stare meglio?
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