domenica 25 ottobre 2015

GT5 - PerCorso attraverso la Natura 3 - COLLINA E VOCE INTERIORE


C'è una voce dentro di noi che può guidarci nelle scelte che facciamo nella quotidianità, nelle questioni piccole o grandi. È la voce dei "maestri interiori".
Mariapia Panizzon con la grinta e la determinazione che la contraddistingue mercoledì 21 ottobre è andata subito al cuore dell'argomento, bypassando la mente razionale e puntando dritta al cuore dei presenti, per avere notizie sul rapporto che essi hanno con la propria interiorità.



All'inizio del suo primo libro "Le Radici, le Ali e il Segreto dell'Uroboro" dice: "Io non sono una scrittrice di professione, nemmeno una maestra che insegna, tantomeno un medico o una psicologa. La mia vita non è una trama di un romanzo non è qualcosa di eroico, ma darle luce sulla pagina mi è sicuramente servito per capire da dove vengo e dove sto andando, cosa ho imparato e cosa ho ancora da capire."
E quello che apprende, quello che è, quello che ha, lo condivide con cuore aperto con chi vuole fare un tratto di strada insieme a lei.
Così ha condiviso con i presenti la sua esperienza riguardo alla voce interiore, voce di qualcuno che ci conosce bene e che sa molte più cose di noi e per questo è a nostra disposizione per farci da guida.




Mariapia, scuotendo i riccioli biondi, ribadisce che l'argomento è estremamente pratico e alla portata di tutti. Sottolinea come, a differenza di molte altre culture, per noi la tradizione è un bagaglio di conoscenze che abbiamo lasciato, riflessione questa che era uscita anche durante il nostro precedente percorso "Cooltours".
Molti insegnamenti della nostra tradizione ci ritornano tuttavia da altre culture.
Mariapia attinge a piene mani alla ricchezza di questi insegnamenti che ha ricevuto dalle donne della sua infanzia, quasi tutte vestite di nero, custodi di piccoli e grandi segreti sussurrati e tramandati di epoca in epoca e ci prepara all'uscita in collina di domenica 25 ottobre, per condurci in un percorso ricco di insegnamenti e sorprese nella sua Azienda Agricola del Contado "Gocce di Rugiada"...

martedì 20 ottobre 2015

GT5 - PerCorso ATTRAVERSO IL BOSCO CON SIRO



Ed ecco l'uscita direttamente collegata con l'incontro di mercoledì 14 ottobre.
Sabato 18, ore 9.30, ritrovo dei partecipanti sotto il campanile di Tonezza del Cimone con il nostro relatore, Siro Pillan, in tenuta da guida naturalistica.
Il gruppo pronto per l'escursione ci conferma che la giovinezza non è legata all'età anagrafica e che, talvolta, si può anche avere il coraggio di scegliere di fare un'uscita anche senza essere accompagnati da persone conosciute o con cui ci troviamo bene. 
Premesso questo, è stata una bella escursione: non ci siamo persi nel bosco, ma ne abbiamo assaporato la magica bellezza autunnale, i colori e le atmosfere.





Spazio e tempo si sono fusi per consentirci un'esperienza di benessere tra alberi, sentieri e altri sguardi, che ci osservavano passare in un sottobosco umido e a tratti un po' scivoloso.





"Nel mezzo di cammin di... nostra gita", abbiamo fatto la foto di gruppo con alle spalle il profilo di un Alighieri Dante oramai addormentato serenamente, che il profilo del monte Spitz rimanda agli attenti osservatori.



Per l'ora di pranzo ci attendeva il ristorante "Al Fogolar", dove i famosi gnocchi di Tonezza, bigoli e altre abbondanti e gustose porzioni, sono state accompagnate dalla storia locale narrata dai gestori,e dalla calda accoglienza del caratteristico locale.


GT5 - PerCorso attraverso la Natura 2 - BOSCO E ORIENTAMENTO


Mercoledì 14 ottobre, in occasione della seconda tappa del PerCorso attraverso la Natura abbiamo felicemente incontrato di nuovo Siro Pillan, che ci aveva accompagnato durante la FASE 2 del nostro progetto, interpretando il grande Galileo Galilei.
Siro ci ha da subito avvertito che non è così immediato associare l'ambiente del bosco al benessere: sovente nell'immaginario è una selva oscura, luogo in cui ci si perde, come Dante nell'incipit della sua "Divina commedia", o si fanno incontri non sempre piacevoli, come nelle fiabe di Pollicino, Hansel e Gretel e Cappuccetto Rosso.




Tuttavia il bosco ha un fascino particolare che lui ha imparato ad apprezzare grazie all'esperienza che gli ha trasmesso suo padre.
Siro ci ha subito invitati a prestare ascolto alle sue parole andando oltre il significato reale per cogliere i contenuti più "filosofici".
Il bosco è un posto da attraversare, l'importante è tener presente l'intenzione con cui lo si attraversa.
Si può attraversare per necessità, sapendo che il nostro sentiero entra e poi prosegue oltre, oppure si entra nel bosco di proposito per cercare qualcosa, funghi, castagne, animali, idee...





Visto da lontano il paesaggio in cui è inserito il bosco è chiaro, ma una volta che ci si addentra, si perdono i punti di riferimento e, se non hai qualche guida esperta, devi imparare a scegliere se star fermo, muoverti e che direzione prendere.
Per recuperare l'orientamento possiamo affidarci, oltre che ai nostri sensi, anche alle mappe e alla bussola. E su questa peculiarità sorgono le fondamenta dell'orienteering: attraversare il bosco, toccando vari punti, nel minor tempo possibile.





Una domanda, che aleggiava nell'aria già dall'inizio della serata, è stata posta verso fine incontro: "Che strumenti abbiamo per orientarci nella nostra vita?". Siro ha suggerito alcune indicazioni sulla base della propria personale esperienza, a cui si sono aggiunte altre indicazioni e riflessioni dei presenti.




Infine abbiamo fornito le coordinate per l'uscita di sabato 17 ottobre nei boschi di Tonezza del Cimone, sempre con Siro in veste di Guida Naturalistica.

domenica 11 ottobre 2015

GT5 - PerCorso attraverso la Natura 1 - MONTAGNA E SILENZIO


Mercoledì 7 ottobre iniziato il nostro nuovo viaggio con il primo incontro: un grande Giancarlo Ferron ha donato una serata ricca di emozioni e insegnamenti ad un pubblico, numeroso, partecipe e soprattutto energicamente "attento", come ha sottolineato il nostro ospite.



Dopo alcune scene del film "I sogni segreti di Walter Mitty", che hanno introdotto l'argomento del percorso solitario nella natura e nel silenzio, la nostra guida-relatore ci ha accompagnato nei sentieri della vita, invitandoci a fare esperienza del silenzio "amico e maestro", che ben descrive nel suo libro "La mia montagna". 


Dopo il suo intervento, intervallato da riflessioni tratte dal libro citato e sottolineato dalla  proiezione delle sue stupende foto, alcuni interventi del pubblico hanno sottolineato come il contatto con la pace della natura sia rigenerante fisicamente e a livello profondo.

Il silenzio, ha spiegato Ferron a un interlocutore, non è rinuncia a comunicare il nostro punto di vista, ma offre la possibilità di capire meglio come esprimere con coerenza quello che provi e credi nell'ambiente in cui vivi e lavori, che spesso non accoglie volentieri le voci "fuori dal coro", soprattutto se queste vanno contro a ciò che è accettato tacitamente dalla maggioranza.
A questo riguardo Giancarlo, che ha vissuto personalmente questa non facile situazione, fa una bella distinzione tra il gregge e il branco: il gregge, dice, segue il pastore, che sovente pensa prima ai propri interessi che al bene delle pecore; il branco, invece, riconosce un capo che ha dovuto dimostrare di essere forte e determinato per essere il capobranco. Se a qualcuno del branco non sta bene, può anche formare un branco proprio, mentre le pecore non hanno questo spirito di iniziativa e, in caso di pericolo, vengono facilmente sterminate poiché, restando unite, favoriscono il massacro di massa; invece i membri del branco, in caso di pericolo, seguono il proprio istinto di sopravvivenza per mettersi in salvo, scappando ognuno in direzioni diverse.


Dopo due ore passate velocemente tra testimonianze, immagini, emozioni e momenti divertenti, Giancarlo ha presentato il suo ultimo libro "Lo sguardo del lupo" e ha firmato con dedica numerose copie ai presenti.