lunedì 8 dicembre 2014

LABORATORIO SHAKESPEARE 4: LA BISBETICA DOMATA


Martedì 4 novembre, nostro quarto laboratorio, abbiamo avuto ancora un'altra gradita "new entry": Gloria.
La serata è dedicata a una delle più famose e popolari commedie di Shakespeare: "La bisbetica domata", composta dal Bardo tra il 1590 e il 1591.

Con Marco Risiglione, dopo il consueto riscaldamento, si approfondiscono elementi di lettura teatrale, dopo aver opportunamente sciolto la lingua con adeguati esercizi.
A turno i ragazzi sono invitati a "esibirsi" davanti ai loro compagni sotto lo sguardo vigile di Marco, che prende spunto da ciascuna esibizione per delle brevi ma significative dritte, che sono accolte con ossequiosa attenzione.






Dopo un riassunto della trama, si passa alla lettura in coppia di alcune frasi della scena in cui Petruccio incontra per la prima volta Caterina.
Ed ecco che la sala si riempie di "Petrucci" e di "Caterine" che sfoderano, all'inizio timidamente poi con sempre maggiore sicurezza, la determinazione con cui i due sessi si affrontano.







L'escalation è interrotta, prima che i ragazzi si lasciano trasportare a usare mani e piedi, dalla proposta del montaggio video realizzato da Giorgia Zarantonello, con una sintesi dell'opera attraverso alcune delle versioni cinematografiche e televisive.


A chiudere in bellezza, ci pensa Ivan Scortegagna, che invita tutti a darsi da fare per domare una "bisbetica" pasta di zucchero, che viene utilizzata in pasticceria per le decorazioni delle torte.







Dopo aver domato tra le mani l'informe pasta e fatta diventare una morbida pallina si passa a sceglier un colore tra il rosso, il giallo, il blu.
Ivan dice che è tutto commestibile, ma personalmente consiglia di evitare di mangiare le colorate decorazioni.
Quindi ribadisce che non è sufficiente domare la pasta e darle un aspetto colorato, bisogna per portare a termine l'opera, darle una forma aggraziata che sia piacevole alla vista.







E così, da bravo artista quale egli è, ci spiega come creare dei petali prima e assemblarli poi per creare delle rose variopinte.
Tutti sono soddisfatti del prodotto finale.
Il concetto è chiaro: per domare una bisbetica non serve solo la forza bruta ma ci vuole anche intelligenza e sensibilità, così che alla fine lei, più che domata, è conquistata e può condividere serenamente le sue doti.
Perché anche le bisbetiche hanno un cuore...

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